Ciao Internet!
In questi primi giorni di apertura del fancytoast a Milano, c’è molta concitazione nell’aria.
C’è chi la vive bene, chi benino, chi ansieggia in un angolino e chi proprio dà di matto 🙂
Ma va bene così, tutto sotto controllo!
Comunque, come potrai immaginare, in via Volta 8 a Milano, è un via-e-vai di persone.
Alcuni sbirciano per vedere gli arredi, altri entrano per un assaggio, c’è anche chi degusta già il tuo toast epico tutto per sé!
Che dire, la curiosità è alle stelle e questo ai nostri amici di fancytoast fa molto piacere!
Tra le tante domande che vengono poste ai nostri amici di fancytoast alcune, talvolta, si ripetono.
Tra queste, la più frequente è sicuramente:
Fancytoast Milano: perché delle fette di pane “spesse” 2.5 centimetri?
Ti dirò, anche io, ad un primo approccio, ero sorpreso.
Dopotutto, chi sono quei pazzi che prenderebbero un righello per tagliare fette di pane spesse praticamente 2,5 centimetri?
La risposta è semplice: i nostri amici di fancytoast!
Me li immagino come fossero degli scienziati un po’ svitati: il capello elettrico, lo sguardo fisso nel vuoto, un coltello seghettato in una mano, il righello nell’altra, tanta precisione e via di taglio del pane con manina tremolante!
La realtà è più semplice di quanto si possa pensare: 2,5 centrimentri corrispondono ad un pollice.
E ogni fancytoast che si rispetti deve essere “one inch thick”, cioè “spesso un pollice”, per dirla come la direbbero i nostri cugini a San Francisco.
Perché “one inch” è lo spessore che viene usato tradizionalmente in California per comporre i loro toast aperti.
Sai meglio di me che in America è tutto più grande, tutto più grosso, tutto “di più”.
Ma c’è dell’altro: i nostri cugini americani non sono soliti “chiudere” i toast come siamo abituati in Italia e, proprio per questo, devono raddoppiare lo spessore del pane per creare il giusto bilanciamento tra base e topping nella ricetta.
E ok, questa è la spiegazione che mi hanno dato i nostri amici di fancytoast.
Io, però, che sono un orso petulante e mi piace mettere il becco muso ovunque, ho un’altra versione dei fatti!
Le due (vere) ragioni dietro alla fetta di pane alta un inch!
La prima ragione è che il SUPERbread è hella-good.
(Mi dicono che “hella” sia un sinonimo di “davvero” oppure “veramente”. Se ci credono loro, ci crediamo tutti!)
Comunque, riguardo al SUPERbread, potrei dirti che è un pane integrale, totalmnte artigianale, a lievitazione naturale, che la ricetta è segreta e bla, bla, bla.
E’ tutto vero eh, non fraintendermi, ma ormai di queste descrizioni altisonanti ne avrai già fin sopra ai capelli, nevvero?
Io preferisco dirti che è semplicemente… buono!
E quando qualcosa è davvero buono, ne vuoi poco o ne vuoi tanto?
Ecco, in questo caso il troppo non stroppia, il troppo non basta! Per questo era necessario una fetta di pane di almeno un pollice… Un centimetro non sarebbe stato sufficiente!
La seconda ragione è che i nostri amici di fancytoast sono soliti fare dei toast veramente “stuffed”.
(Che mi dicono essere il vocabolo per indicare un qualcosa davvero strabordante di ingredienti.)
E quindi serviva una base capace di contenerli tutti.
Ecco, così nasce per davvero una fetta di pane “one inch thick”.
Occhio alla mascella che slogarsela è un attimo.
Uomo avvisato…
Detto questo! Curioso di provare i fancytoast? Beh, è semplice: vai a trovare i nostri amici di fancytoast in Via Volta 8 a Milano e addenta anche tu questi due centimetri e mezzo di felicità!
E se l’articolo ti è sembrato interessante, non scordarti di iscriverti alla Newsletter, così il prossimo te lo invio direttamente lì, insieme a qualche sorpresina.
Hella-stuffed!
Roy